Il Circolino
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Il Circolino è il luogo della convivialità e dell'accoglienza creativa di Flashback Habitat.
Comprende Bar-Bistrot, Area Talk, Area espositiva, Lounge.
Si trova al piano terra del padiglione C, l'edificio storico più antico del complesso risalente alla fine dell'Ottocento e costruito dal banchiere torinese Marsaglia.
Il bar ha un dehors che si trova sulla terrazza panoramica del parco.
Per informazioni
flashbackilcircolino@gmail.com

Foto Gloria Bertelli, IED
Area espositiva
Attualmente al Circolino:
Turi Rapisarda. FOTOGRAFIE
La mostra raccoglie una parte della ricerca fotografica di Turi Rapisarda attraverso opere stampate ai sali d’argento, realizzate dall’artista tra gli anni ottanta e gli anni novanta, dove concetti, emozioni e tecnica sfociano in un malinconico lirismo.
Le opere di Rapisarda, artista fuori dagli schemi, riescono a raccontare emozioni e sentimenti apparentemente distanti creando quell’importante connubio tra arte e vita fondamentale per le opere d’arte. Una componente lirica e struggente si affianca a una forte critica sociale sottolineata dalla profondità creata dal contrasto tra bianco e nero. L’artista usa il ritratto come strumento composito, le sue non sono semplici fotografie ma racconti sfaccettati sulla complessa drammaticità del mondo.
Rapisarda, capace di trasformare la vita in opera, la realtà in storia, il quotidiano in eternità. La mostra evidenzia la capacità dell’artista di mantenere sempre un’analisi attenta rivolta all’umanità, che spesso si mostra fragile e vulnerabile.
Alessandro Bulgini. Opera Viva, Bastian-Contrario, 2023
Bastian contrario è un’espressione idiomatica della lingua italiana che indica colui che assume per partito preso opinioni e atteggiamenti contrari a quelli della maggioranza.
Da sempre Bulgini lavora sull’idea della lateralità, dello sguardo obliquo, dai primi cicli pittorici le dejeuner sur l’herbe del 1993, hairetikos del 2001 (dove l’eretico è colui che sceglie), alle performance come la nave dei folli (2005), quando naviga a vela controcorrente sul Tevere, dalle installazioni, si pensi al rovesciamento della barca alla stazione Leopolda nel 2010 o al capovolgimento dell’insegna di Bar Luigi nel 2012, all’ultima serie Bastian-Contrario. Il contenuto si ripete sotto forme diverse, ma con la stessa idea di indagine. Nel ribaltamento si crea una distanza tra il fruitore e l’oggetto, è come un filtro, una patina, la percezione non è più pigra come di solito nella realtà che conosciamo, cambia la nostra modalità percettiva, la stessa cosa diventa sconosciuta e per questo cattura la nostra attenzione. Duchamp porta l’oggetto a nuova funzione, il ribaltamento in questo caso non porta a niente di conosciuto, si perdono le coordinate, niente è più riconoscibile, siamo costretti a navigare in un nuovo mondo, un nuovo oblio, un altro grado di percezione dove si attiva l’inconscio – afferma Bulgini
L’opera d’arte è rivoluzione, il cambiamento è sempre rivoluzione.
Henry Eric Hernàndez & Maryse Goudreau. Top Models (Pioneras). 2003-2014. Trittico
Luis Gòmez Armenteros. Miserere (Avant-Garde) 2011-2019