top of page

Il Circolino 

Il Circolino, area talk, bar, bistrot, lounge, mostre

Il Circolino è il luogo della convivialità e dell'accoglienza creativa di Flashback Habitat.

Comprende il nostro Bar-Bistrot, l' Area Talk, il Lounge e l'area esterna con il dehors e la terrazza panoramica con vista sulla città.

Si trova al piano terra del padiglione C, l'edificio storico più antico del complesso risalente alla fine dell'Ottocento.

Orario

giovedì ore 18 - 22

venerdì, sabato e domenica ore 11 - 22

 

Informazioni e prenotazioni

ilcircolino@flashback.to.it

+39 393 6455301

  • Instagram

Prenota il tuo tavolo

Seleziona i dettagli e cercheremo i migliori posti per te

Foto Gloria Bertelli, IED

Turi Rapisarda. FOTOGRAFIE, 1989-1998

La mostra raccoglie una parte della ricerca fotografica di Turi Rapisarda attraverso opere stampate ai sali d’argento, realizzate dall’artista tra gli anni ottanta e gli anni novanta, dove concetti, emozioni e tecnica sfociano in un malinconico lirismo. Le opere di Rapisarda, artista fuori dagli schemi, riescono a raccontare emozioni e sentimenti apparentemente distanti creando quell’importante connubio tra arte e vita fondamentale per le opere d’arte. Una componente lirica e struggente si affianca a una forte critica sociale sottolineata dalla profondità creata dal contrasto tra bianco e nero. L’artista usa il ritratto come strumento composito, le sue non sono semplici fotografie ma racconti sfaccettati sulla complessa drammaticità del mondo. Rapisarda, capace di trasformare la vita in opera, la realtà in storia, il quotidiano in eternità. La mostra evidenzia la capacità dell’artista di mantenere sempre un’analisi attenta rivolta all’umanità, che spesso si mostra fragile e vulnerabile.

Alessandro Bulgini. Opera Viva, Bastian-Contrario, 2023

Bastian contrario è un’espressione idiomatica della lingua italiana che indica colui che assume per partito preso opinioni e atteggiamenti contrari a quelli della maggioranza. Da sempre Bulgini lavora sull’idea della lateralità, dello sguardo obliquo, dai primi cicli pittorici le dejeuner sur l’herbe del 1993, hairetikos del 2001 (dove l’eretico è colui che sceglie), alle performance come la nave dei folli (2005), quando naviga a vela controcorrente sul Tevere, dalle installazioni, si pensi al rovesciamento della barca alla stazione Leopolda nel 2010 o al capovolgimento dell’insegna di Bar Luigi nel 2012, all’ultima serie Bastian-Contrario. Il contenuto si ripete sotto forme diverse, ma con la stessa idea di indagine. Nel ribaltamento si crea una distanza tra il fruitore e l’oggetto, è come un filtro, una patina, la percezione non è più pigra come di solito nella realtà che conosciamo, cambia la nostra modalità percettiva, la stessa cosa diventa sconosciuta e per questo cattura la nostra attenzione. Duchamp porta l’oggetto a nuova funzione, il ribaltamento in questo caso non porta a niente di conosciuto, si perdono le coordinate, niente è più riconoscibile, siamo costretti a navigare in un nuovo mondo, un nuovo oblio, un altro grado di percezione dove si attiva l’inconscio – afferma Bulgini
L’opera d’arte è rivoluzione, il cambiamento è sempre rivoluzione.

 

Chris Suspect. Path to Insurrection, 2020-2024

Specializzato nella fotografia di strada, gli scatti di Chris Suspect catturano il profondo e a tratti assurdo realismo del quotidiano.

Come quel 6 gennaio del 2021 durante l’assalto a Capitol Hill, Suspect era lì al momento giusto nel posto giusto, sapeva e voleva fotografare quella storia: scendere in strada, incorrere nel rischio per raccontare la rabbia e l’esuberanza dei sostenitori di Donald Trump. 
Le fotografie di Capitol Hill fanno parte della mostra "INSURREZIONI: fotografie di una protesta", allestita al secondo piano del pad.B. All'interno della mostra le stanze seguono un percorso cronologico, come i capitoli di una saga: Election Night, 4 Years of Protest, Biden Wins, January 6 - Epilogue (Biden inauguration). Chris Suspect ha definito frenetico il clima di quel giorno, tra gas lacrimogeni, la preoccupazione di essere identificato come media - e quindi nemico- e il desiderio di testimoniare un evento dalla portata assolutamente inedita. Il bianco e nero avvolge le immagini in un’atmosfera da backstage che ricorda i film hollywoodiani: c’è la Guerra Civile fascista senza Capitan America, l’action movie con le forze speciali, il richiamo alle pellicole di Coppola, Stone e Tarantino che a loro modo hanno raccontato le sfaccettature della storia americana. Così anche gli scatti i di Chris Suspect raccontano un momento storico, una situazione politica fortemente destabilizzata con un occhio che, magistralmente, racconta tutta l’America nella sua volontà espressiva priva di controllo. 

 

Michel Vecchi. Mushrooms, 2024

Funghi intagliati in legno ricoperti di specchi


Henry Eric Hernàndez & Maryse Goudreau. Top Models (Pioneras), 2003-2014. Trittico

Luis Gòmez Armenteros. Miserere (Avant-Garde), 2011-2019

bottom of page