Vernissage "STORIE DI MATRIMONI - Ritratti dell'immigrazione in Barriera - ATTO II
ATTO II del progetto dedicato al quartiere Barriera di Milano Il secondo atto di Storie di Matrimoni prosegue l’indagine sul quartiere di Barriera ed evolve in un’ulteriore appendice, questa volta dedicata ai ritratti dell’immigrazione estera degli ultimi vent’anni.
DAL / AL e SEDE
12 set 2024, 18:00 – 22:00
Torino, Corso Giovanni Lanza, 75, 10131 Torino TO, Italia
INVITO
Il secondo atto di Storie di Matrimoni. Ritratti dell’immigrazione in Barriera di Milano prosegue l’indagine sul quartiere di Barriera ed evolve in un’ulteriore appendice, questa volta dedicata ai ritratti dell’immigrazione estera degli ultimi vent’anni.
Il territorio è il centro nevralgico e multi-etnico, in cui diverse culture si combinano in un complexus (ciò che è tessuto insieme) che costituisce l’eterogeneità culturale del quartiere e il suo potenziale di inclusività. Il prodotto dell’indagine sono narrazioni profondamente differenti l’una dall’altra, che tuttavia convergono in un’unica riflessione plurale e stratificata su Barriera. Il lavoro origina dal reale: tesse relazioni con le famiglie, le quali forniscono testimonianze vive e dirette, che vengono riassunte attraverso dei brevi testi, presentati in combinazione con le fotografie di matrimonio.
Le rappresentazioni delle cerimonie hanno le sembianze di una narrazione vernacolare, colma di trasparenza, di un momento di profonda transizione che corona le aspettative di un futuro inedito. Inoltre, nella congiunzione di due nuclei familiari differenti, a volte provenienti da luoghi o culture distanti tra di loro, nasce un dialogo che aspira alla coesione della famiglia, identificando l’habitat nuziale come uno spazio relazionale, di integrità e di unione.
La photo trouvée diviene testimonianza di un percorso di immigrazione e veicolo per una riflessione sul quartiere, sul suo sviluppo e sul suo cambiamento attraverso il passare dei decenni. Rispetto al primo atto, le nuove immagini sono meno caratterizzate dall’omogeneità formale e dai tecnicismi del mezzo analogico, e offrono una rappresentazione più diretta e meno condizionata.
In sintesi, la finalità è quella di elaborare un progetto che si nutre e vive di relazioni; di indagare l’immigrazione nel quartiere di Barriera attraverso fotografie di matrimoni, riflesso di condizioni sociali e antropologiche specifiche, e di intrecciare indissolubilmente arte e vita, in un dialogo costante, in cui i due termini si condizionano reciprocamente.
The second act of Marriage Stories. Portraits of Immigration in Barriera di Milano builds upon the preceding investigation of the district of Barriera di Milano, offering a further appendix dedicated to foreign immigration in the last twenty years. The area is the multi-ethnic nerve centre, where different cultures combine in a complexus that constitutes the cultural heterogeneity of the neighbourhood and its potential for inclusiveness. The product of the investigation are narratives profoundly different from each other, which nevertheless converge into a single plural and layered reflection on Barriera di Milano. The work draws upon lived experience, exploring the intricate relationships between families and the ways in which they provide lived testimonies, which are distilled into succinct texts, presented in combination with wedding photographs. The representations of the ceremonies build up a popular narrative, full of transparency, of a moment of profound transition that crowns the expectations of an unprecedented future. In addition, the union of two different family units, sometimes from distant places or cultures, creates a dialogue that aims at family cohesion and identifies the nuptial space as a relational space of integrity and union. The photographs serve as a testament to the immigrant experience and a catalyst for contemplating the evolution of the neighbourhood, its growth and transformation over time. Compared to the first act, these images exhibit a shift away from the formal uniformity and technical intricacies of the analogue medium, offering a more immediate and unfiltered representation. In short, the aim is to investigate immigration in the Barriera district through photographs of marriages that reflect specific social and anthropological conditions, and to intertwine art and life in an inseparable dialogue in which the two concepts condition each other.