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 Opera Viva Barriera di Milano, 
il Manifesto 

Un progetto di Alessandro Bulgini

“Il manifesto è una finestra e al tempo stesso un’intercapedine; un interstizio che ci aiuta a intravedere ciò che è stato, e ciò che verrà”. (C. Caliandro, 2016)

 

Nel tessuto vivo e popolare di Barriera di Milano, Opera Viva, il Manifesto torna anche quest’anno ad abitare lo spazio urbano con immagini, storie e visioni che si immergono direttamente nel quotidiano. Ideato da Alessandro Bulgini e prodotto da Flashback, il progetto trasforma un semplice manifesto pubblicitario in un luogo di confronto, ascolto e relazione.

 

L’edizione 2025 si intitola STARGATE TO G4Z4:

un passaggio visivo che connette Torino con la Striscia di Gaza, attraverso lo sguardo quotidiano di chi la abita, un portale simbolico che mette in relazione due realtà apparentemente distanti.

Nonostante le difficoltà e le tensioni in corso – e con grande generosità – alcuni Gazawi hanno prodotto per il manifesto delle immagini direttamente dalla Striscia. Grazie al legame costruito con Jamil El-Sadi, con l’associazione Our Voice e la comunità palestinese di Palermo, Opera Viva si compone di 14 fotografie provenienti da chi vive nella Striscia di Gaza: scatti che parlano di ciò che resiste — nonostante tutto — in un luogo segnato dalla follia della guerra.

“L’arte deve essere mediatrice tra qui e l’altrove”

(Alessandro Bulgini)

 

Grazie all’Associazione Our Voice e alla Comunità Palestinese di Palermo e alla referente da Gaza Amal Khayal.

 

Gli autori e le autrici delle immagini:

Jacopo Intini (Collaboratore ONG Gaza), Majed Abu Shala, Randa Abu, Ramadan Haya Saqer, Ahmed Akkila, Intisar Ibrahim, Amal Khayal, Amira Khayal

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto è un progetto di arte urbana che aggiunge significato al concetto di arte pubblica in virtù dell’utilizzo del preesistente nel concepire l’opera d’arte, nel caso specifico uno spazio comunale per le pubbliche affissioni (cimasa 50530) di 6x3m a Torino in Piazza Bottesini (Barriera di Milano, quartiere torinese multietnico) è interpretato da artisti nazionali e internazionali durante tutto l’anno.

Nel 2013 nasce il progetto Flashback è Opera Viva  dell’artista Alessandro Bulgini nella convinzione che l’arte sia immortale e che dunque l’opera sia sempre viva; l’opera viva è però anche la parte sommersa dello scafo e dunque rappresenta il sommerso, tutto ciò che è invisibile, tutte le periferie, mentali e fisiche. E’ così che il progetto nato per mettere in connessione il dentro e il fuori, il sommerso e l’emerso, il visibile e l’invisibile, il centro e le periferie, nel 2015 si trasforma in un progetto di arte urbana Opera Viva Barriera di Milano, Il Manifesto.

 

Il progetto si sviluppa attorno a un’idea precisa della relazione tra arte e spazio pubblico, e della funzione di un’opera all’interno di un contesto e di una comunità urbana. Attraverso questa operazione che dura tutto l’anno, la fiera collega zone diverse della città di Torino e zone temporali differenti (l’antico, il moderno, il contemporaneo nel suo farsi): nella convinzione che l’arte debba uscire dagli spazi istituzionali, scendere per strada, inoltrarsi nella realtà, muoversi costantemente in essa, integrarsi felicemente nella dimensione dell’esistenza quotidiana.

A novembre in occasione della fiera le immagini dei manifesti, insieme a tutti i frammenti di vita raccolti, sono riuniti in un’unica mostra per raccontare questa finestra aperta sul mondo e per il mondo.

Artisti delle passate edizioni:
 
2024
Francesca De Angelis, "Candies do not kill children"
Marina Arienzale, "Mosca"
Charlotte Landini, "Goal 16.1"
Monica Podda e Stefano Budicin, "Roach world fest"
Cocis Ferrari, "What are those - Borders series"
Giuseppe Fittipaldi, "Il bacio in bocca"
Davide Dormino, "Far Fall"
2023
Gianluca e Massimiliano De Serio, "Natura Morta"
Sergio Cascavilla, "L'arte povera E' INGombraNTE OBsoleTA"
Luigi Gariglio, "Cinghie"
Pierluigi Pusole, "Amico (2018)"
Alessandro Bulgini, "Produzione Cosmetici"
2022
Hugleikur Daggson, "What just happened?"

Snorri Asmundsson, "Smartphone Sovereignty"
Libia Castro & Olafur Olaffson, "Your country doesn't exist (2003 - ongoing)"
Elsa Yeoman, "Be My Guest"

Shoplifter (Hrafnhildur Arnardóttir), "Fuzzy Smile"

Frosti Gnarr, "Hide or seek"
Jòn Gnarr, "Last Supper (2003)"

2021
Emanuela Barilozzi Caruso, "senzazioni"
Erika Nevia Cervo, "Utile (2020)"
Mariapaola Infuso, "*** topia"
Lucrezia Testa Iannilli, "Gates"
Federica Peyrolo, "Almanacco"
Federica Belli, "Imagination is an act of rebelllion"
Alessandro Bulgini, "Opera Viva - Servomuto (d'apres Fabio Mauri)"
Tatiana Villani, "EstrusioneIlaria Abbiento, Mediterraneo 2017 (2017)"

2020
Maïmouna Guerresi, "Rubber Tire, First Lesson (2014)"
Iginio De Luca, "Altro giro, altra corsa"
Serena Fineschi, "Viva questo mondo di merda"
Noura Tafeche, "il trionfo di Bacco e Arianna (2018)"
Luigi Presicce, "Arlecchini in Paradiso"
Alessandro Bulgini, "Opera Viva - 13 vertical. Che?"
Giammarco Cugusi, "Paga la mossa. Di un'integrazione precaria"
Luisa Turuani, "Ma non è questo il giorno"

2019
Rebecca Moccia, "Fuoco in tasca"
Emanuela Barilozzi Caruso, "Unknown"
Nero / Alessandro Neretti, "All the Things that We Need"
Laura Cionci, "Chiarazione"
Alessandro Bulgini, "Opera Viva - Guardiani. Sculture solari per naufrago"

2018
Lucia Veronesi, "The safe zone"
Saccardi workshop, "Dioniso in città"
Irene Pittatore, "Wire Connection"
Virginia Zanetti, "The pillars of the earth"
Francesca Sandroni, "-10° minuto"
Alessandro Bulgini, "Opera viva - Accesso libero al mare"

2017
Raffaele Fiorella, "Operette morali"
Calixto Ramirez, "Tana libera tutti!"
Cristiano De Gaetano, "Ice Age"
Fabrizio Bellomo, "Saluti da Cerignola"
Roxy in the Box, "Martiri"
Alessandro Bulgini, "Porta Fortuna"

2016
Zanbagh Lotfi, "Memory Vague 1361"
Andrea Mastrovito, "Il Secolo Bravo"
Saul Melman, "Stretched and Still Lies in the Midnight"
Aryan Ozmaei, "Unusu-Ambo: Sabalan 2"
Gian Maria Tosatti, "Histoire et Destin - New Men's Land (Star, 2016)"
Alessandro Bulgini, "Opera Viva - Corso Giulio"

2015
Alessandro Bulgini, "Antica è tua sorella"

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