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Programma fiera 2024

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MOSTRE IN CORSO

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Sandro Mele - Ero Nessuna

Il Circolino - Padiglione C

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In occasione di Flashback Art Fair l’artista Sandro Mele riprende e rielabora il suo progetto “Ero Nessuna”
La mostra, nelle sale del Circolino di Flashback Habitat, parte dalle storie personali di due ragazze nate da genitori albanesi e filippini, cresciute in Italia prive di cittadinanza, per dar vita ad un racconto per immagini che vuole sensibilizzare, invitando lo spettatore a riflettere sul concetto di cittadinanza. Con questo lavoro Sandro Mele ha l’esplicita intenzione non solo di far conoscere, ma di coinvolgere e sensibilizzare chi non sa e chi non vuole sapere puntando a scardinare convinzioni ed equilibri.

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Massimo Sacchetti - Galaverna

Ponte peter padiglione B-C

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La natura è l’origine e lo strumento che modella l’opera, ed evidenzia il legame dell’artista con il territorio d’origine, Gressoney-Saint-Jean, costituendo la struttura portante delle sue opere. “Galaverna” è una mostra che coglie nel trascorrere del tempo e nel mutare delle stagioni la materia e la suggestione che plasmano sculture dalle forme naturali. L’ispirazione dell’artista nasce dalle visioni della natura e dalla volontà di immortalare un fenomeno, la galaverna, che diversamente sarebbe solo effimero, incastonando su legno di larice l’allusione a questo spettacolo della natura. Le otto sculture, da qualsiasi angolazione le si guardi, ci restituiscono a loro volta una parte, un colore, un dettaglio sempre diverso di sé. Una natura in perenne mutamento che in un rincorrersi alla ricerca di equilibrio climatico e ambientale, trova la propria effimera e potente manifestazione.

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La natura è l’origine e lo strumento che modella l’opera, ed evidenzia il legame dell’artista con il territorio d’origine, Gressoney-Saint-Jean, costituendo la struttura portante delle sue opere. “Galaverna” è una mostra che coglie nel trascorrere del tempo e nel mutare delle stagioni la materia e la suggestione che plasmano sculture dalle forme naturali. L’ispirazione dell’artista nasce dalle visioni della natura e dalla volontà di immortalare un fenomeno, la galaverna, che diversamente sarebbe solo effimero, incastonando su legno di larice l’allusione a questo spettacolo della natura. Le otto sculture, da qualsiasi angolazione le si guardi, ci restituiscono a loro volta una parte, un colore, un dettaglio sempre diverso di sé. Una natura in perenne mutamento che in un rincorrersi alla ricerca di equilibrio climatico e ambientale, trova la propria effimera e potente manifestazione.

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Stefano Cerio - Brenva

Installazione video

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Con le immagini e il video inedito “Brenva” il fotografo Stefano Cerio porta un grande muro gonfiabile posizionato dove un tempo si trovava la fine del ghiacciaio più noto ai piedi del Monte Bianco, documentandone con un dronela drammatica ritirata. Un oggetto improbabile e decontestualizzato rispetto all’ambiente, come un gonfiabile blu, genera un cortocircuito in chi guarda ma anche immagini mentali molto più efficaci e permanenti della semplice narrazione dialettica o televisiva. La generazione di un unicum concettuale che non separa per categorie, ma unisce linguaggi e media per documentare artisticamente le tante tragedie del nostro tempo. In sintonia con l’edizione di Flashback Art Fair il tema dell’equilibrio emerge in modo sottile ma essenziale: un equilibrio fragile tra la potenza della natura e l’impatto devastante delle attività umane.

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Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto
10° edizione - Camouflage
un progetto di Alessandro Bulgini

Scale del Padiglione B 

 

Artisti

Francesca De Angelis: “Candies do not kill children”
Marina Arienzale: “Mosca”
Charlotte Landini: “Goal 16.1”
Monica Podda, Stefano Budicin: “Roach Road Fest” 
Cocis Ferrari: “What are those? - Borders series”
Giuseppe Fittipaldi: “Il bacio in bocca” 
Davide Dormino: “Farfall”.  

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Un pretesto per dire altro: il tema scelto per l’edizione 2024 di "Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto" è infatti il CAMOUFLAGE
Il camouflage o camuffamento si riferisce a qualsiasi metodo utilizzato per rendersi meno rilevabili alle forze nemiche. Il momento storico che viviamo evidenzia come la maggior parte dei componenti del sistema culturale è intimorita dall’esprimersi sulle questioni internazionali. Il manifesto diventa quindi uno spazio per il non-detto, per esporre una necessità, un credo personale perfettamente mascherato. Gli artisti e le artiste selezionat* sono stat* invitat* a realizzare un’opera antitetica rispetto a ciò che in realtà si vorrebbe esprimere e denunciare. Un’opera mimetica e impermeabile, un perfetto camouflage.

 

Quest’anno, dunque, “Opera Viva Barriera di Milano, Il Manifesto” è un’operazione corale che mira a esprimere il disagio tramite la manifestazione pubblica del suo contrario.​​​​​​​​​​​​​​​

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Alessandro Bulgini - UNA VITA MIGLIORE.

Frammenti di Storie dell'Istituto per l'Infanzia della provincia di Torino

Padiglione B - Terzo piano

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in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino

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Un’opera collettiva e corale, dove si intrecciano storia, emozioni, arte e vita per ridare voce a quella moltitudine di mondi che si sono intrecciati nelle sale della struttura, ex brefotrofio di Torino, attraverso scorci di storie di alcuni dei protagonisti che, in prima persona, hanno vissuto quel luogo come i bambini, ora adulti, le tate, i dipendenti della struttura.

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Alessandro Bulgini - mater 

installazione luminosa tetto del Padiglione C

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All’interno del progetto Luci d’Artista, Costellazioni, nel 2023 è arrivata nella sede di Flashback Habitat l’opera di Alessandro Bulgini "mater". Installata sul tetto della Palazzina C e visibile fin dalla stazione di Porta Nuova, l’opera è dedicata a coloro che sono nati più di quarant’anni fa nell’ex brefotrofio della Provincia di Torino. La luce si staglia sul tetto della villa più antica e più alta, diventando un faro nel buio. La storia di quest’opera parte dal momento in cui Alessandro Bulgini (artista e attuale direttore artistico di Flashback Habitat) è entrato megli spazi di corso Giovanni Lanza 75. Venuto a conoscenza della loro storia, si attiva nel riconoscere luogo di accoglienza ai nativi, dando loro uno spazio dove ritrovarsi, conoscendoli e facendoli ritrovare fra di loro. Fin dai primi contatti ha assunto il ruolo di guida, facendo ricalcare memoria e suggestioni a loro tanto care.

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VIVARIUM

Opere nel parco 

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Un progetto partecipato che mira a costruire un parco artistico in divenire all’interno dell’ecosistema, vivo e in costante metamorfosi. Nello spazio si inseriscono, per restare e “mettere radici”, le opere d’arte, che danno vita a una fusione armonica dove tutto ciò che si uniforma proviene dal dialogo tra l’artista e l’habitat. 

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Gli artisti e le artiste presenti nel parco: 
The artists’ artworks in the park:

Michel Vecchi: “Mushroom Forest” 
Luisa Raffaelli: “Tout le sient” 
Carl Von Pfeil: “Uomo a vagare”, “Donna a braccia aperte” , “Pittore con un occhio solo”

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STANZE VIVENTI / LIVING ROOMS

Padiglione A 

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PARTE I - Le 17 stanze d’artista realizzate tra l’inverno 2022 e l’autunno del 2023 per riattivare gli spazi della Palazzina A. 

 

PARTE II - Le stanze sono date in adozione tramite bando ad associazioni operanti sul territorio piemontese.

Il progetto vuole dare voce agli artisti e alle associazioni, mettendo al centro il territorio, la creazione artistica e la vita nella sede di Flashback Habitat, un luogo complesso, denso di storia e di storie.

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Artisti: 

Giulia Berra con Topografia dell’Attesa, Sarah Bowyer con Fratelli di culla, Elena Corradi con What does it mean to care?, Fannidada con Tracce (2022), Paolo Galetto con “civuoleunainfinitapazienzaperaspettareciochenonaccademai”, Maria Luigia Gioffrè con Casa Madre, Carlo Gloria con Il sogno di Andrea, Vittoria Mazzonis con Sui Sensi e sulle Emozioni, Luca Oliviero con Radio Silenzio, Germain Ortolani & Claudia Vetrano con In Loco, LORO (Lorenzo Petrone e Rossana Misuraca) con Still Life, Luisa Raffaelli con Rovesciare, Riequilibrare, Rammendare, Mery Rigo con The Adoption, La Foresta Siamo Noi, Beatrice Sacco con Il passato è qualcosa che può vedere ma non può toccare, Bernat Sansò con In balia, Michele Seffino con Phonotope #1.

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ATTIVITA'

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FLASHBACK TALK

Padiglione C 

Area Talk - Il Circolino

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FLASHBACK LAB 

Padiglione D

A cura di Mariachiara Guerra

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Il progetto dei Flashback Lab 2024 si inserisce all'interno del programma educativo concentrato sull’arte, la partecipazione attiva ai processi culturali e il territorio per promuovere la conoscenza dell’arte e del patrimonio culturale.

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italians no longer have work, 2015_150x200cm pittuta, carbone su tela LIGHTER_edited.jpg
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